Il trapper Medy ha destato grande attenzione a seguito di un evento non legato alla sua carriera musicale. Durante la notte del 19 dicembre, è stato protagonista di un rocambolesco inseguimento automobilistico ad alta velocità, che ha preso il via dall’osservazione da parte della polizia di fuochi pirotecnici accesi in via Irnerio. Immediatamente dopo, Medy è fuggito velocemente in auto in direzione di Porta San Donato.
Dopo aver percorso circa 500 metri, Medy si è improvvisamente fermato ed ha dimostrato un evidente stato di inquietudine. Inizialmente, di fronte agli agenti di polizia, ha negato con insistenza di essere alla guida del veicolo, minacciando persino di filmare l’intero episodio per poi diffonderlo sui social media. Gli agenti stanno valutando la possibilità di presentare denunce nei confronti di Medy.
Durante ulteriori accertamenti, è emerso che il trapper non era in possesso della patente di guida e che in passato aveva ricevuto un avviso informale dal questore nel giugno 2022. Inoltre, nell’aprile del precedente anno, Medy era stato condannato in primo grado a una pena di tre anni e mezzo di reclusione a seguito di una rapina commessa sulla spiaggia di Riccione nel luglio del 2020.
Quest’ultimo episodio di inseguimento automobilistico senza patente si aggiunge ad una serie di controversie che hanno coinvolto Medy. Pochi giorni fa, durante uno spettacolo musicale non autorizzato presso un centro commerciale alle porte di Bologna, si è scatenata una rissa tra i giovani fan del trapper, con due 17enni che hanno riportato ferite.
Medy, originario del quartiere periferico Pilastro, continua ad essere al centro dell’attenzione non solo per la sua musica, ma anche per le sue frequenti incursioni nel mondo criminale. Quest’ultimo episodio di inseguimento automobilistico e il suo atteggiamento arrogante nei confronti delle forze dell’ordine confermano le sue tendenze problematiche.